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** Dalmazia: Dubrovnik **

Posta nell’estremità meridionale della costa croata, la città di Dubrovnik (Ragusa), e la regione di cui è centro principale, sia in patria sia nel resto del mondo porta il titolo di “perla dell’Adriatico”; e questo poiché, con l’armonia dei suoi edifici centenari e della sua cinta muraria, si impone come immagine fiabesca creata per il piacere del visitatore. Perché visitare questo lembo di Croazia? Ma perché chi non lo facesse, resterebbe privato di una porzione di paradiso terrestre e non potrebbe godere della “più bella città al mondo, seconda soltanto al vostro paese natio”.

È difficile dire che cosa renda il territorio di Dubrovnik più interessante: la sua storia, nella quale per secoli ha sventolato la bandiera su cui campeggiava la parola “libertas”, oppure il suo presente, quello di una riviera turistica moderna, composta da una sequela di località pittoresche sulla costa e sulle isole, ciascuna delle quali racconta le proprie leggende, sia agli ospiti che ai visitatori, ed è sempre pronta a condurvi sotto braccio a passeggio per la storia, attraverso gli spazi talvolta angusti, ma sempre preziosi dei loro centri storici. Infatti la storia, in questi luoghi, vive ancor oggi nella bellezza degli edifici e nelle sfarzose opere d’arte lasciate da famosi scultori, pittori e costruttori, tanto nei piccoli centri di Ston (Stagno), Pelješac, Korcula, Župa dubrovacka, Konavle o Trsteno, quanto nella città di Dubrovnik.

Nella costruzione di ville e residenze per la villeggiatura, la mano dell’uomo e la natura sono andate a braccetto, trovando il giusto equilibrio tra la conservazione delle bellezze naturali e la realizzazione di soluzioni architettoniche adeguate per edifici e giardini. Il risultato di questa felice unione è, oggi, la regione più suggestiva del Mediterraneo.

Il patrimonio culturale e storico

Dubrovnik porta il titolo di perla dell’Adriatico soprattutto grazie al suo ricchissimo patrimonio storico–culturale, tanto che anche il famoso George Bernard Show scrisse che “coloro che cercano il paradiso terrestre, devono venire a Dubrovnik”. Nel corso del secolo scorso, milioni di entusiasti sognatori hanno seguito il suo consiglio; da ormai più di cento anni, infatti, Dubrovnik è un centro turistico della Croazia meridionale da cui non si può prescindere. Il suo nome deriva dai boschi di quercia che crescevano nei suoi dintorni, e che, da queste parti, sono chiamate “dubrave”. Ogni racconto storico o leggenda che concerne questa città conserva, anche oggi, tracce ed iscrizioni sulle facciate di pietra del centro storico e sui lastroni dello Stradun, lungo le vie attigue, nella chiesa del patrono san Biagio, nelle fortezze – tra le quali quella di Lovrijenac, che s’eleva su un’erta roccia alta 37 metri, diede del filo da torcere ai Veneziani che minacciavano la libertà della Repubblica di Ragusa – sui monumenti dedicati ai cavalieri, ai principi ed ai nobili di Dubrovnik…

Ma l’elemento maggiormente riconoscibile della città storica, posto sotto l’egida dell’UNESCO, è la sua cinta muraria intatta, che attornia la città ininterrottamente per 1.940 metri. Le mura di Dubrovnik rappresentano uno dei sistemi difensivi più belli e più solidi dell’intero Mediterraneo, pieno com’è di fortificazioni, bastioni, torri e fortezze indipendenti. Una passeggiata su di esse consente di avere un quadro completo di tutte le bellezze di pietra della Città, dominate dalla più famosa via di Dubrovnik, lo Stradun, la strada più breve per andare dalla porta orientale a quella occidentale. I lastroni di pietra bianca della maggiore via del centro storico – lo Stradun – rappresentano il luogo eletto per le grandi manifestazioni cittadine, tra le quali la più importante è quella dei “Giochi estivi di Dubrovnik”, ma sono anche area d’incontro, di divertimento e di riunione, e spazio che accoglie i più spettacolari veglioni all’aperto di Capodanno.

Negli ultimi anni, due caracche di nuova fabbricazione sono salpate per il mare antistante il porto di Dubrovnik, copia delle navi lignee, per il trasporto di passeggeri e merci, risalenti ai tempi della gloria e dello spirito imprenditoriale della Repubblica di Ragusa. Alla fine del XVI secolo, la caracca di Dubrovnik era annoverata tra le navi più grandi del mondo, mentre oggi trasporta i turisti a far visita alle calette nascoste ed agli isolotti attorno a Dubrovnik, ma anche sulla “rotta dei corsari”, per le acque dell’Adriatico. La penisola di Pelješac è un luogo dal quale non si può prescindere, se si desidera un po’ di riposo e di tranquillità; dopo l’Istria, è la maggiore penisola croata, un tempo parte della Repubblica di Dubrovnik. Anche oggi si possono ammirare le mura di Ston, lunghe cinque chilometri e mezzo e rinforzate con fortificazioni con le quali si difendeva l’accesso a Dubrovnik.

Particolarmente interessante è la città di Orebic, centro marinaro del XVIII secolo, che ancora oggi porta, sulle facciate della palazzine familiari, i segni del benessere e della vita sfarzosa delle famiglie dei capitani che, navigando per i mari di mezzo mondo, investivano quello che guadagnavano nelle loro ville e nei loro palazzi di pietra. Fin dal tempo in cui il famoso marinaio Marco Polo partì dalla natia Korcula (la sua casa, nell’omonima città, è aperta al pubblico), isola dell’arcipelago di Dubrovnik, la cittadina cavalleresca di Korcula, ricchissima di storia, s’è sviluppata in una sorta di scultura urbana di pietra, dalle linee parallele e regolari, ed è giunta completamente conservata sino ai nostri giorni. Ciò che la rende speciale è l’architettura posta alle sue fondamenta, con la quale si volle che le sue vie, ordinate a “spina di pesce”, fossero continuamente baciate dal sole nelle ore mattutine e pomeridiane, ma non quando il sole era al suo zenit. In onore del famoso marinaio Marco Polo, anche oggi a Korcula si tiene, nel mese di luglio, il Festival internazionale delle canzoni e del vino, che porta il nome del suo illustre figlio, così come a maggio viene messa in scena la rappresentazione dello sbarco di Marco Polo nel porto cittadino.

Il patrimonio naturale

Le specificità naturali di quest’area sono caratterizzate, in maniera dominante, dal clima mite e temperato del Mediterraneo meridionale, ambiente ideale per la crescita di una vegetazione rigogliosa, non soltanto mediterranea, ma anche subtropicale, con piantagioni di limoni, arance, palme e agave, per nominare solo alcuni tra gli esempi più suggestivi. L’area costiera, relativamente poco estesa, è molto varia. Si passa rapidamente dalla costa rocciosa ed erta delle profonde insenature alle spiagge sabbiose, dai campi fertili alle alte montagne, che calano a lambire il mare.

Il Parco nazionale di Mljet (Meleda), nell’estremità meridionale del paese, è considerato da tanti l’isola più bella dell’Adriatico, forse perché ha una caratteristica che difficilmente si può vedere altrove: un lago al centro dell’isola, e nel lago nuovamente un isolotto, su cui sorge un castello, un monastero benedettino del XII secolo. Quest’immagine da fiaba pare strappata da una delle più belle pagine delle favole, in cui si racconta come Mljet fosse la Ogigia di Ulisse, dove Calipso lo tenne in prigionia, mentre il fondo del mare svela il mondo meraviglioso dei coralli rossi più belli. Le Elafiti sono un gruppo di isole che si trovano ad ovest di Dubrovnik. La maggiore è Šipan, ed a questo gruppo appartengono anche Lopud e Kolocep (Kalamota). Con i loro splendidi paesaggi e le spiagge sabbiose, attraggono tantissimi turisti. Sono quotidianamente collegate a Dubrovnik con un traghetto.

Trsteno è il più antico parco rinascimentale della Dalmazia (1502), ed oggi è l’unico arboretum di tutta la fascia costiera della Croazia. Ricco di piante esotiche, tra le quali spiccano gli eucaliptus, la canfora e due giganteschi platani di oltre 400 anni d’età – esemplari unici di questo genere in Europa – questo giardino è abbellito da una fontana barocca con statue raffiguranti Nettuno e le ninfe. Il possente fiume Neretva, che proviene dalla vicina Bosnia ed Erzegovina, si versa in mare formando un fertile delta nelle vicinanze delle città di Ploce, Opuzen e Metkovic, e dà vita ad una terra straordinariamente feconda, ricoperta di boschi di mandarini e campi d’angurie, mentre lo stesso fiume è celebre in quanto habitat naturale di anguille e di muggini, perché qui l’acqua dolce del fiume si mescola con l’acqua del mare.

Attraverso i bracci della Neretva, ricoperti di giunchi, è possibile partire per un safari a bordo delle tradizionali barchette chiamate trupice, mentre la pace del luogo è, qua e là, disturbata dal verso di qualche uccello trampoliere che vola sulla palude. Nei pressi delle località di Vid, Prud e Orepak sono state create riserve ornitologiche nelle quali svernano uccelli migratori, mentre il tratto sud orientale del delta della Neretva è un vivaio per la riproduzione di varie specie ittiche. Il golfo di Mali Ston è un dono prezioso che la natura ha generosamente elargito a tutta la regione della riviera di Dubrovnik; grazie al flusso naturale di sali alimentari provenienti dalla terraferma, il mare circostante è luogo ideale per l’acquicoltura e vivaio di molluschi bivalvi di altissima qualità, tra i quali spiccano le famosissime ostriche di Ston, servite nei ristoranti dei dintorni.