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** Dalmazia: sibenico**

Il patrimonio storico e culturale

I beni d’interesse storico–culturale testimoniano, oggi, dell’antica presenza umana e della sfarzosità dell’arte e dell’architettura degli abitanti della regione di Šibenik, tra le cui opere spiccano le antiche località di Bribirska glavica e la Skradona romana, le fortificazioni di Šibenik, quella di san Michele e quella di san Giovanni Šubicevac, nonché la fortezza di Knin, quella di san Nicola.
La fortezza di Šibenik fu eretta nel IX secolo e la città viene per la prima volta menzionata in un atto di donazione del re croato Petar Krešimir del 1066, grazie al quale anche oggi Šibenik è chiamata “la Città di Krešimir”. La città fu fondata dai Croati oltre mille anni fa. Per le sue strade e le sue piazze, conserva alcune delle più preziose opere d’arte della Dalmazia, tra le quali si annoverano il municipio cittadino, capolavoro dell’architettura croata, e la cattedrale di San Giacomo, opera del maestro Juraj Dalmatinac, risalente al XV secolo ed annoverata tra i beni facenti parte del Patrimonio storico mondiale, sotto l’egida dell’UNESCO. Fu costruita in 105 anni, utilizzando esclusivamente la pietra proveniente dalle isole di Brac (Brazza) e Korcula (Curzola). Šibenik fu anche la prima città, sotto la Repubblica di Venezia, a coniare la propria moneta. La pittoresca località di Primošten fu costruita su un isolotto, ed al tempo delle invasioni turche, era protetta da una cinta muraria, da torri e da un ponte mobile, che la collegava alla terraferma. Più tardi, l’istmo fu colmato e, da isolotto, Primošten si trasformò in penisola. La città di Knin è sempre stata sul crocevia di strade importanti e luogo di grande rilevanza strategica. Alla sua guida si succedettero i re croati Trpimir, Držislav, Zvonimir e Petar, e fu anche sede di un arcivescovado, la cui giurisdizione arrivava sino a lambire le rive della Drava.

Il patrimonio naturale

Il Parco nazionale delle Kornati (Incoronate), che appartiene in parte anche alla regione zaratina, sul territorio della regione di Šibenik unisce la bellezza selvaggia della pietra all’azzurro di un mare incredibilmente limpido, di un silenzio che non si può trovare in nessun altro luogo, ed il fascino delle suggestive calette che lasciano senza fiato ogni vero amante del mondo marino. L’arcipelago deve il proprio nome alla maggiore delle sue isole, l’isola di Kornat, ed una leggenda dice che “l’ultimo giorno della creazione, Dio, a coronamento della propria opera, creò le Kornati-Incoronate con le lacrime, le stelle e l’alito”, come scrisse un George Bernard Show estasiato dalla bellezza di quest’arcipelago, che esibisce anche la più fitta concentrazione di isole del Mediterraneo. In completo contrasto con quest’azzurro e con le nude rocce degli isolotti delle Kornati, ecco il regno del Parco nazionale del fiume Krka, una meravigliosa oasi ambientale carsica, con due terzi del proprio corso che scorrono dentro i canyon. Il fiume Krka, lungo questa via lussureggiante, fluisce disinvoltamente formando sette cascate, delle quali l’ultima, quella di Skradinski buk, vanta una quantità idrica media di 55 metri cubi d’acqua al secondo.

Le perle del Parco nazionale della Krka sono due: il monastero ortodosso di Sant’Arcangelo “Krka” ed il favoloso convento di Visovac. Il monastero fu fatto erigere, nel 1402, da Jelena, vedova del principe Šubic e sorella dell’imperatore Dušan; in esso sono conservati libri di grande valore ed icone, manoscritti liturgici d’antica data e paramenti ecclesiastici. Il convento francescano di Visovac, invece, si trova su un isolotto, al centro di un lago verde formato dal fiume Krka. Dal 1400 è abitato dagli ospitali francescani, i quali vi conservano oggetti preziosi, vecchi dipinti ed opere d’arte, ma anche la sciabola di Vuk Mandušic, morto in battaglia contro i Turchi. Il Parco nazionale della Krka presenta una flora e una fauna variegate, ed offre ospitalità a ben 222 specie d’uccelli, motivo per cui viene collocato tra le aree ornitologiche più importanti d’Europa.

L’area attorno alla Krka è ricca di resti d’insediamenti medievali, siti archeologici preistorici, ma anche di resti dell’acquedotto romano, protetto come bene culturale. Il Parco nazionale della Krka può esser visitato in barca, in auto o a piedi. Da non perdere una visita al museo etnologico, allestito in uno dei vecchi mulini. Nel territorio del Parco nazionale della Krka si trova anche l’unico centro d’addestramento per i falchi di tutta la Croazia; nel corso della visita, si possono ammirare alcune prove di caccia con il falco e dimostrazioni dell’abilità di questi predatori. La città di Skradin, menzionata per la prima volta in documenti scritti del 339 a.C., conserva ancor oggi tracce di un antico insediamento illirico. Ciascuna delle isole che impreziosiscono il mare antistante alla regione di Šibenik nasconde una propria particolarità: Zlarin, per esempio, possiede fondali rinomati per la raccolta del corallo dell’Adriatico, mentre Krapanj, la più piccola delle isole dell’arcipelago di Šibenik, è una località conosciuta per la presenza dei pescatori di spugne.