Vacanze in Croazia - Penisola istriana, dalmata, ...


** Il Quarnero **

L’eterogeneità e la ricchezza del mondo vegetale ed animale del Quarnero si annoverano tra le sue peculiarità conosciute e riconosciute. Con circa 2.700 specie vegetali, tra le quali sono compresi numerosi esemplari rari ed endemici, la flora quarnerina appartiene alle regioni croate più ricche dal punto di vista del patrimonio botanico. Sull’isola di Krk sono state censite circa 1.500 specie vegetali, ed è seguita a ruota dalla ricchezza dei mondi vegetali delle isole di Cres e Lošinj. La flora del Quarnero, grazie alle divisioni territoriali ed all’eterogeneità delle sue zone, offre ai propri ospiti l’opportunità di godere della ricchezza delle pinete, è noto l’effetto particolarmente aromatico delle sue famose pigne, sono rinomati i profumi della sua salvia, del rosmarino, del basilico, dell’alloro e del mirto, come anche delle delizie che si preparano con i marroni, i fichi ed i frutti di bosco, tra i quali si distinguono tante specie di funghi mangerecci.

Secondo studi statistici, nella regione quarnerina vivrebbe il 73 percento degli anfibi e circa l’87 percento dei rettili presenti nell’intera Croazia, e l’isola di Krk, con il 30 percento di specie autoctone di anfibi e rettili, rappresenta l’isola con il maggior numero di specie di queste famiglie animali dell’intero Mediterraneo. Nel territorio del Quarnero sono state censite 14 specie di serpenti e ben 81 specie di mammiferi – due terzi del numero totale di mammiferi dell’intera Croazia: tutto ciò rappresenta soltanto una conferma dell’estrema tutela del patrimonio animale proprio di questa regione. Su 114 specie ornitologiche che, a livello europeo, sono ritenute a rischio d’estinzione, ben 83 specie provengono dal territorio del Quarnero. Su di esso nidificano l’aquila reale, il grifone, il falcone pellegrino, l'aquila del Bonelli, il biancone, il gallo cedrone ed il gufo, mentre nei boschi montani dell’entroterra o del litorale, vivono ancora gli orsi, i lupi, le linci, le volpi, gli sciacalli, i gatti selvatici, i tassi, le faine, i cervi, i caprioli, i camosci e più di 500 specie di farfalle. Il centro ecologico “Caput Insulae”, fondato nel 1993 nella località di Beli, sull’isola di Cres, si occupa stabilmente della tutela dei grifoni, una delle quattro specie di rapaci che ancora vivono in Europa. Gli orsi bruni vivono nei boschi del Gorski kotar; una attrazione del mondo marino di particolare interesse è la foca monaca e, se prendiamo in considerazione il punto di vista gastronomico, dobbiamo citare i rinomati scampi del Quarnero.

Lo specchio di mare che circonda le isole di Cres e di Lošinj è protetto in quanto habitat naturale dei delfini, che gli ospiti ed i visitatori possono “adottare”. In tal modo vi è stato un forte stimolo alla loro tutela, alla quale si lavora sistematicamente dal 1987, anno in cui è stata promossa un’iniziativa volta allo studio dei delfini e del mare, allo scopo di salvaguardare tutte le specie minacciate e di rivalutarne il ruolo.

Per poter salvaguardare il patrimonio del mondo vegetale ed animale, nel Quarnero si investe continuamente nell’ecologia, in iniziative ambientali ed educative; nel 2005, i responsabili di questo progetto sono stati insigniti di numerosi riconoscimenti dalle organizzazioni internazionali operanti nei settori dell’ecologia e dell’istruzione. Tra questi riconoscimenti, ricordiamo 23 Bandiere blu, per la qualità dei servizi e la pulizia delle spiagge e del mare, 3 riconoscimenti per i marina e 10 per il buon funzionamento delle eco–scuole.
Il Parco nazionale Risnjak, con sede a Crni Lug, nelle vicinanze di Delnice, rappresenta un elemento di particolare interesse e di valore del Quarnero. Esso dispone di 6.400 ettari di territorio boschivo, in cui possiamo trovare una trentina di comunità vegetali specifiche con una decina di associazioni e sottoassociazioni boschive, possiamo percorrere un itinerario educativo di 4,2 chilometri, e trovare ristoro in un rifugio montano e in un ristorante con alloggio. Anche il Parco della natura dell’Ucka si segnala per la sua rigogliosa vegetazione, l’eterogeneità del mondo vegetale, per la presenza di siti speleologici e di sentieri di montagna, di un rifugio, una pensione e locali pubblici per la ristorazione. Tra le riserve della natura segnaliamo Bijele e Samarske stijene, Mrkopalj, le riserve geomorfologiche di Vražji prolaz e Zeleni vir, Skrad, Debela Lipa - Veliki Rebar, Lokve, il bosco Crnika a Glavotok, sull'isola di Krk, il bosco Dundo su Rab, mentre le riserve ornitologiche sono ubicate sulle isole di Cres, Krk e Prvic.

Il patrimonio culturale e storico

Il patrimonio storico–culturale del Quarnero è straordinariamente interessante e ricco, tanto da determinare lo sviluppo di particolari forme selettive di turismo, quali, per esempio, l’etnoturismo ed il turismo sacro e culturale. Nel Quarnero sono stati censiti un totale di 278 beni culturali protetti, dei quali 117 sono nuclei storici e 161 edifici e complessi storici. Il patrimonio dei beni culturali dell’arte profana è il più numeroso, seguito dal patrimonio etnico, da quello memoriale e sacro, per arrivare ai beni del patrimonio idroarcheologico ed archeologico. Quasi ogni città, comune o paese ha, da questo punto di vista, qualcosa da offrire agli ospiti, ed uno dei beni culturali più frequentemente menzionati ed evidenziati è la Bašcanska ploca, stele di pietra incisa e vero e proprio monumento alla lingua originaria croata, risalente agli anni intorno al 1100, scritta con i caratteri di transizione tra il glagolitico arrotondato e quello squadrato. Accanto ai manoscritti ed ai testi della liturgia ecclesiastica, scritti con i caratteri glagolitici, il glagolitico veniva usato anche per registrare gli avvenimenti quotidiani della vita sociale, così come gli atti giuridici quali le leggi di Vinodolski, di Vrbnik e di Krk. Degni d’attenzione sono anche i santuari mariani, tra i quali occupa un posto di rilievo il Santuario della Madonna di Trsat, alle spalle della città di Rijeka (Fiume), uno dei più antichi santuari al mondo.